Impronta di carbonio nel 2022

In questo periodo in cui le aziende pubblicano il loro "Annual Report", è tempo anche per me di fare un bilancio (di carbonio) di come è andato l'anno scorso.

Quando mi sono trasferito da Copenaghen a Montecchio Maggiore a fine 2021, ero molto curioso delle conseguenze che questo trasloco avrebbe avuto sulla mia impronta di carbonio (i.e., "carbon footprint"). Il trasloco era infatto stato pensato anche come un modo per sperimentare cosa potesse significare la "decrescita" (economica) a livello personale.

Ovviamente parlo di decrescita da una prospettiva puramente economica, intendendo il rallentamento da uno stile di vita incentrato sul lavoro di 8+ ore al giorno in una città capitale, a una vita più equilibrata ma in un paese più piccolo e remoto, lavorando mezza giornata e coltivando (o tentando di farlo!) le proprie verdure. Vivendo in maniera più tranquilla (o provandoci) in campagna, con la famiglia e i propri cari. La crescita presa in generale, ovviamente, può avere diverse dimensioni, non solo quella economica. Personalmente dunque non mi piace affatto il termine decrescita, ma preferisco usare il termine cambio di valori/di prospettiva/di direzione, o semplicemente evoluzione.

Comunque, per le riflessioni psicologiche e filosofiche, potete leggere "Crescere nel paradigma della sostenibilità".

Questo post invece riguarda le conseguenze ambientali di quella scelta. In particolare, l'impronta di carbonio che è risultata dal mio stile di vita nel 2022.

Purtroppo non ho un valore di riferimento per la mia impronta di carbonio prima del 2022, ma credo comunque che questo di misurare le mie emissioni nel 2022 sia stato un esperimento divertente e utile, anche senza una linea base. Soprattutto perché ho potuto fare un po il nerd ed applicare le conoscenze e gli strumenti che uso per lavoro per dare forma all'idea approssimativoa che avevo su quale fosse la mia impronta di carbonio. Condivido dunque i risulati e ciò che ci ho trovato di interessante.

Innanzitutto, ci sono tonnellate di programmini per calcolare l'impronta di carbonio online. Molti sono probabilmente validi. Ma se mi conoscete, sapete che tendo ad avere la testa dura su certe cose e quindi mi piace fare le cose a modo mio. La cosa bella di questo aspetto è che posso sperimentare e imparare dall'esperienza diretta (sudo anche più del necessario, ma ehi... "no pain no gain" dicono i culturisti).

Ho quindi creato questo foglio excel (chiamato "Carbon footprint diary"), che ho popolato di settimana in settimana con dati relativi alle mie attività quotidiane. Ho poi inserito i fattori di emissione per l'elettricità, il riscaldamento, i trasporti, il cibo, altri beni, ecc., per tradurre questi dati in emissioni di CO2-equivalenti. I fattori di emissione provengono da fonti di dati affidabili, pubbliche e a pagamento che uso anche per lavoro (potete trovare maggiori informazioni sulle fonti nel foglio excel). Tutti i fattori di emissione sono il più possibile specifici per le attività e i luoghi di mio interesse. Spesso, come nel caso dei treni, i fattori provengono addirittura dalle aziende stesse (ad esempio, le compagnie ferroviarie). È possibile trovare i fattori di emissione togliendo la spunta al foglio o ai fogli pertinenti del documento. Per gli esperti di Life Cycle Assessment: è stata scelta il modelling di tipo "attributional"; i trasporti e l'energia sono modellati sulla base delle emissioni operative, mentre per gli alimenti e i beni sono inclusi gli impatti del ciclo di vita. Note bene: (1) non ho modellato le emissioni derivanti dal trattamento dei rifiuti che ho generato (quindi c'è sicuramente margine di miglioramento in quell'aspetto). (2) I dati relativi alle attività alimentari si basano per lo più su una stima del consumo medio mensile, poiché sarebbe stato troppo dispendioso in termini di tempo inserire ogni singola spesa. Tuttavia, sono stati inclusi cambiamenti mensili importanti, ad esempio nel consumo di carne o di verdure coltivate in casa rispetto a quelle acquistate.

Per riassumere brevemente lo stile di vita, questo ha comportato:

- Uso praticamente inesistente dell'auto su base giornaliera (meglio la bici!), condivisione di passaggi con gli amici e un paio di viaggi lunghi nel corso dell'anno.

- Viaggi all'interno dell'Europa esclusivamente in treno = 26.000 km nell'arco dell'anno (più della metà dell'equatore!). La maggior parte di questi km è stata percorsa su treni ad alta velocità alimentati da energie rinnovabili.

- Nessun volo

- Coltivazione o acquisto di verdure locali il più possibile (circa l'80% del totale) e quasi nessun consumo di carne.

- Uso ragionevole del riscaldamento, del condizionatore e dell'elettricità; acquisto di cose solo se "necessarie"... le solite cose insomma...

Ho concluso il mio 2022 con un'impronta di carbonio di 3,129 tCO2e.

La panoramica su base mensile è riportata nell'immagine qui sotto. Si può notare come il riscaldamento sia stato ovviamente più elevato durante i mesi invernali (e il fatto di vivere in una casa vecchia e grande non ha aiutato). L'acquisto di beni è avvenuto soprattutto a novembre e dicembre (non a causa dei regali di Natale, ma per acquistare attrezzature per la mia avventura attualmente in corso).

Figura 1. Evoluzione dell'impronta di carbonio nel 2022.

Complessivamente, il riscaldamento ha rappresentato il 31% della mia impronta di carbonio. I trasporti, il 29%, e di questi il 40% è provenuta dall'uso relativamente ridotto dell'auto (1.100 km*persona rispetto ai 26.000 km*persona percorsi in treno!). La distribuzione per fonte di emissioni è riportata nell'immagine seguente.

Ma quante sono 3.129 tCO2e? Qual è l'impronta media di un europeo, ad esempio? La media per un europeo di reddito medio è di circa 11 tCO2e, per un reddito alto è di circa 29 tCO2e, e per un reddito basso è di 5 tCO2e, vedi qui ).

Il confronto tra il mio risultato e i risultati dell'articolo di Nature è tuttavia leggermente incorretto. Non solo perché il mio lavoro non è stato sottoposto a peer-review da una delle riviste più prestigiose nel campo della scienza e della sostenibilità, ma anche perché i numeri dell'impronta di carbonio presentati da Nature sono calcolati in modo fondamentalmente diverso. Sono calcolati dividendo le emissioni nazionali, o di una certa area, per il numero di cittadini (cioè un approccio dall'alto verso il basso "top-down"), e questo spesso si traduce in molti impatti attribuiti all'individuo, di cui l'individuo non è realmente responsabile; mentre la mia analisi è dal basso verso l'alto o "bottom-up". Quindi, sono numeri da confrontare con un po di attenzione, ma se la domanda e l'offerta vanno idealmente di pari passo, beh...

In ogni caso, ci sono alcuni confronti che probabilmente sono più significativi:

- Nel corso dell'anno ho viaggiato in auto per 1.100 km*persona, contro i 3.800 km*persona di un italiano medio. Se avessi viaggiato come l'italiano medio:

* Boom, +0,900 tonnellate in più di CO2e

- Non ho preso l'aereo. Se avessi volato invece di prendere il treno, anche ammettendo che i voli siano efficaci il doppio dei treni nel raggiungere le destinazioni (il che significa per un totale di 13.000 km = Milano-New York andata e ritorno)...

* Boom, +1.200 tonnellate in più di CO2e

- Circa l'80% del totale delle verdure è stato coltivato in casa o acquistato localmente da agricoltura biologici, e il consumo di carne è stato solamente occasionale (5 kg in tutto l'anno contro i 75 kg di un italiano medio). Diversamente, se avessi acquistato solo al supermercato e consumato una quantità media di carne...

* "Bim", +0,150 tonnellate di CO2e in più per i vegetali

* E "Bim", +0,400 tonnellate di CO2e in più per la carne.

Quindi, considerando solo questo, la mia impronta, con uno stile di vita più "medio", sarebbe stata superiore di 2.650 tCO2e, un aumento dell'84%, per un totale di 5.780 tCO2e.

Le mie riflessioni: è stato un anno piacevole. Anche se ho vissuto con uno stile di vita più "povero" di quanto avrei potuto, mi sono comunque permesso di fare ciò che amavo. Ho percorso l'equivalente di più di metà dell'equatore (26.000 km!!) in treno per vedermi con gli amici sparsi in tutta Europa. Questa e molte altre scelte mi hanno aiutato a trovare un buon equilibrio tra ciò che volevo e ciò che la Terra poteva dare.

Il cambiamento è possibile e inizia con le nostre piccole decisioni quotidiane. Non siamo impotenti. La grande ruota finirà per adattarsi a chi decidiamo di essere individualmente. E creiamo questo "essere" con le nostre azioni quotidiane.

Più informazioni qui. Puoi scaricare il foglio excel e usarlo per calcolare la tua impronta di carbonio. I feedback sono sempre benvenuti!

Share